Categoria: mercoledìPagina 1 di 7
Rosella
La mia gonna nera fasciante, il maglione e i collant erano sulla sedia imbottita della mia camera da letto e io li guardavo nell’ombra di quella sera. Tra poco sarei stata la regina dei sughi pronti e delle insalate …
Antonio
Il nostro nuovo studio era perfetto, ma mancava qualcosa. Così il capo mi fece chiamare Giuseppe perché mi accompagnasse a recuperare dei quadri dalla galleria d’arte di una sua amica. Io non capivo se in quello studio stessi facendo …
Rosella
Ma forse lui ora mi guarda troppo da vicino per vedermi, pensavo. Come se fosse una frase intelligente, una sentenza illuminata. Quel che volevo dire era chiaro, era una questione di distanza: era come se avessimo appena colliso e …
Antonio
Seguivo le crepe delle piastrelle del pianerottolo, rosse e spaccate, fino alla fessura irregolare tra il pavimento e il legno vecchio della porta. Ma visto che non ero solo, tentai di tornare alla realtà: tenevo una libreria per i …
Faccio un respiro lungo che risucchia tutto il rumore intorno, lo spolpa e me lo restituisce filtrato, puro.
Non posso smettere di pensare.
Lancio uno sguardo in direzione di Zaira. È alla giostra dei cavalli, quella con gli specchietti, gli …
Torno alla mia posizione a passi lenti e ondeggianti e mi metto vicino ai motori. Il braccio meccanico spinge su e giù il disco rotante della mia giostra; lo inclina prima a destra, poi caposotto, poi di nuovo a sinistra …
È la nostra vita,il nostro mestiere. Niente feste comandate, niente giorni di chiusura, al massimo qualche giorno di magra. Arrivi nel cuore della notte, manovre millimetriche per le diciotto ruote del rimorchio. Scarichi il camion, costruisci l’attrazione – e pronti, …
Ho messo le scarpe al sole, per strappare un sorriso a questo inverno rosicchiato e tornare a faticare con i piedi tiepidi.
Tiro fuori una cartina stropicciata e le briciole di tabacco sparpagliate nella tasca infeltrita, arrotolo la mia pausa …
Marco aveva la passione per l’informatica. Non si era laureato, e non aveva neanche provato a studiarla; aveva semplicemente cominciato a utilizzare i computer da piccolo, e la cosa gli era piaciuta. Lavorava come freelance, in pratica era un precario. …
Marco non aveva molta voglia di uscire quella sera, ma gli amici lo avevano costretto, era da tanto che non si riunivano tutti insieme. Con il tempo il senso di solitudine che Marco aveva sempre provato si era accresciuto e …
Stefania chiuse la porta dietro di sé. Giulia rimase in piedi, frastornata, a guardare le venature del legno. Sarebbe rimasta lì chissà per quanto tempo se non fosse squillato il cordless.
“Pronto.”
“Buongiorno piccola, sono papà. È da una settimana …
La sveglia era suonata già da cinque minuti; Giulia la maledì, aveva dimenticato di disattivarla. Oggi non aveva nessun appuntamento: lavorava per un’agenzia immobiliare, ma, dalla scorsa settimana, le avevano comunicato che avrebbero filtrato gli appuntamenti con più cura. Significava …
Sono passati quattro anni. I supplizi invecchiano in una botte di castagno, l’accidia si irrobustisce, il Becco ingiallisce davanti alla piorrea infiacchita dei suoi fidi habitué.
Vizio, Isla e Zurlì sono seduti al solito tavolo; al quadretto del Penna si …