Autore: Samuela Conti
Samuela ha 27 anni. Alle scuole elementari cullava la fantasia di diventare cassiera di un supermercato, ambizione sopita con il progredire dell’età scolastica. Ha proseguito gli studi individuando, erroneamente, un percorso scarsamente conciliabile alla sua indole e si è dedicata alla medicina. Dopo un anno comprende di non voler curare le persone, ma desidera parlare di loro. Ha una relazione a tempo indeterminato con le parole, conosciute durante un viaggio in treno gremito di gente. Una moltitudine indistinta di persone di cui sentiva la necessità di trascrivere
i comportamenti, per riempirsi di un vissuto riprodotto in ogni fotogramma. Da quel momento non si separa mai dalla sua agenda, impiegata per concretizzare il pensiero, ma usata anche per
ricordare ciò che la memoria fatica a rievocare. Quell’agenda sarà il miscuglio di sconosciuti che diventeranno protagonisti del suo primo romanzo dal titolo Niente è sempre qualcosa (Gianni
Maroni Edizioni).
Osservo il tipo e mi sento come quando con il naso mi immergo completamente nel bricco contenente tè in polvere. Odore dolciastro, vanigliato. Sulla carta un ottimo tè con proprietà benefiche e energizzanti. Ma il sapore non è paragonabile all’odore. …
Ieri mia nonna mi ha detto che devo stare nella mia casella, evitando di inciampare nelle vite degli altri per non farmi inquinare. Devi farti coinvolgere, dice, soltanto da condizioni che partoriscono sorrisi, come quello prodotto da una cucchiaiata di …
Oggi è il 15 aprile. Calma piatta a colazione.
Tutto regolare. Posticipo la sveglia di qualche minuto conscia del largo anticipo impostato e della scadenza dei rituali mattutini. Lo spazio che mi separa dai biscotti al cioccolato è la superficie …
Le abitudini stanno a me come le collezioni ai collezionisti.
Il profumo delle cose e delle persone è una scia a colori che si forma e deforma. Adoro intingere il corpo di fragranze che mi rimangono impigliate come il fermaglio …