Autore: Mara Bevilacqua
nacque il primo giorno dell’acquario di un po’ di anni fa nel paese della sagra del vino, anche se per alcuni oroscopi è nata l’ultimo giorno del capricorno. Lei si sente acquario, perché le piace nuotare (ma non stare a mollo nella vasca ad imprugnirsi le dita) e perché pochi giorni dopo è
nato Mozart, mica cavoli. Da piccola se ne andava in giro proclamandosi un genio, appunto. Poi si è data una regolata e ora si definisce solo pigra e bibliomane. Ogni tanto va in clausura ma poi risbuca fuori come i funghi dopo la pioggia e si gode la primavera. Si sente parte di un club esclusivo, ma non lo dice a nessuno perché i megalomani non fanno simpatia.
Mia nonna ci ripeteva sempre che a farci il solletico sotto i piedi ci sarebbero venuti i vermi nella pancia. Era severa, mia nonna. Vedova e con una delle due figlie divorziata – mia madre – non sorrideva quasi mai. …
S’i’ fossi foco, arderei ’l mondo;/s’i’ fossi vento, lo tempestarei;/s’i’ fossi acqua, i’ l’annegherei.
Io e Cecco Angiolieri saremmo stati grandi amici.
Se fossi un pezzo di carta prenderei fuoco immediatamente; sono l’esca perfetta per il più ardente dei falò; …
Dietro la penna come dietro un paravento decorato di sottile carta di riso. I segni dell’inchiostro sono le mie ombre cinesi: forme che ti raccontano una storia: leggimi e saprai la verità.
La verità è per i coraggiosi? A volte. …
Se ne andava in giro col cuore in mano.
Stanca di essere fraintesa, ogni mattina tirava giù la lampo dello sterno e si toglieva il cuore dal petto.
Gli dava una pulita e, la maggior parte delle volte, lo metteva …