Parole da adottare e da buttare: Rachele Palmieri
Scordare: inteso come dimenticare, ma più denso e ficcante di dimenticare; scordare che si nutre di un cor, con una esse messa in apertura a dare il senso del distacco, dell’allontanarsi, di qualcosa che un tempo si amava e che ora non si ama più; scordare, che vuole anche dire guastare l’accordatura di uno strumento; e allora non sembra forse troppo peregrina l’idea di considerare il cuore uno strumento che può incrinarsi|stonare|creparsi e portare all’oblio.
Che parola vuoi buttare?
Perla: non tollero più la parola perla, non per sua colpa, bensì a causa di un uso sconsiderato della stessa per tacciare qualcosa di scarsa pertinenza o di eccessiva banalità. Chi regala una perla di saggezza è quasi sempre un individuo dalle argomentazioni facili, che pesca i suoi pensieri nell’enciclopedia delle ovvietà, oppure particolarmente sfortunato e vittima delle sue stesse gaffes. La perla, dunque, ha perso ormai tutte le sue qualità intrinseche, rimandando ormai inevitabilmente a un assist sbagliato.
Rachele Palmieri, agenzia letteraria Lotto 49.