Consigli setteperunici: Antonio
• un libro: Fantasmi, Tiziano Terzani (2009).
«I khmer dicono: “Non bisogna protestare contro il destino”. Continuo a pensare che c’è qualcosa di indecente in una pace fondata sull’ingiustizia umana e una democrazia sull’ingiustizia sociale.»
• un film: Dieci inverni, Valerio Mieli (2009).
Perché è estate, perché dentro c’è Venezia, perché si tratta del primo film di un giovane regista, perché è “vero”.
• un album/canzone: Mercoledì, Marta sui tubi (2009).
«Una vita per partire, un giorno per tornare… Una vita per partire, un giorno per tornare… Una vita per partire, un giorno per tornare…»
• un cibo: Falafel.
Il concetto di etnico è tutto da rivalutare quando ti accorgi che questo piatto avrebbe potuto benissimo cucinarlo tua nonna.
• una parola: Gelosia.
Non pensate subito a uomini stravolti dal caldo e da questa parola. Pensate piuttosto all’oriente, dove la gelosia nacque e dove serviva a tenere fuori dalla casa gli sguardi indiscreti degli altri. Poi giunse da noi e si trasformò in persiane (per l’appunto) e serrande.
• un oggetto: Cinghia per libri.
Ok, questa l’ho messa solo perché la cerco da mesi e non riesco a trovarla. Non è che sapreste aiutarmi?
• un luogo: Chiesa di San Luigi dei Francesi, Roma.
Entrate, cercate la cappella in fondo alla navata sinistra. Aprite pure la bocca, adesso.